La gloriosa arte di riempire il nulla (Deluxe Edition, ora con più inutilità!)

Chissà se capita solo a me o se esiste un club esclusivo per chi si sente intrappolato in una vita con lo stesso livello di utilità di un tutorial in un gioco che hai già finito dieci volte. Tipo: "Premi A per saltare". Grazie, non ci sarei mai arrivato. Eppure, giorno dopo giorno, ecco qui la mia vita: un glorioso speedrun verso il nulla.

Ogni giornata è un loop infinito, una versione low-budget di The Sims, dove l’unica interazione disponibile è andare al lavoro e rispondere con un “Va tutto bene” quando, spoiler: non va tutto bene. Dicono che il lavoro nobiliti l’uomo. Bene, allora sono una patata, perché non mi sento più nobile di ieri.

E poi c’è la vita, quel grande RPG open-world senza quest chiare e senza NPC amichevoli che ti danno obiettivi sensati. Sì, perché in Skyrim almeno qualcuno ti dice: "Uccidi quel drago e avrai una ricompensa". Nella realtà invece è più un: "Fai cose a caso, vediamo se succede qualcosa". Spoiler: non succede mai niente.

I videogiochi: il grande inganno

Ah, ma almeno ci sono i videogiochi! Lì puoi essere un eroe, uno stratega, un guerriero. Hai uno scopo, un’abilità, un livello da far salire. Ma anche lì, arriva il momento fatidico: sei nel mezzo di una quest epica, il destino del mondo è nelle tue mani… e poi pensi: "Ma chi me lo fa fare?"

Spegni tutto, ti alzi dalla sedia, guardi il vuoto per qualche secondo sperando in una rivelazione divina, e poi? Finisci a scrollare sui social, ovvero la versione moderna di fissare il muro, ma con più pubblicità.

Il paradosso del tutto e del niente

E così passano i giorni, le settimane, i mesi. Aspettando che passino. Perché alla fine, vivere diventa un po’ come stare in una lobby di Call of Duty in cui nessuno clicca Ready. Sei lì, in attesa, ma di cosa? Nessuno lo sa.

Dicono che dovremmo trovare uno scopo, una passione, qualcosa che ci faccia sentire vivi. Ma se la vita fosse solo un’enorme fetch quest? Tipo: “Raccogli 80 anni di esperienza e alla fine ottieni… la consapevolezza che tutto è stato inutile”? Grande premio, eh?

E quindi?

E quindi niente. Continuiamo a scavare buche per poi riempirle, a cercare significati in posti che ne sono privi, a riavviare lo stesso livello sperando che la trama cambi. Forse un giorno capirò il trucco, troverò il codice segreto, scoprirò che il senso della vita era nascosto nel menu delle opzioni.

O forse no. Nel frattempo, metto su il caffè e premo Continue.