Livello 4-3: "Nonna’s Tough Love Edition"

Se la vita fosse un platform anni ’80 a 16 bit, quel giorno nei vicoli dietro casa di mia nonna sarebbe stato il classico livello che inizia tranquillo: collezioni qualche moneta, salti sulle piattaforme, tutto fila liscio. Poi, d’improvviso, arrivano i nemici: tre miniboss che ti circondano.

Ero lì, con il joystick mentale in mano, pronto a continuare il gioco, quando i miei "compagni di giochi" decidono di evolversi in bulli. Tre contro uno. Non esattamente un livello equilibrato. Invece di raccogliere power-up, raccoglievo insulti. Prima parole, poi mani. Nessun pulsante "schiva" disponibile, nessun fungo magico per potenziarmi. Game over in arrivo.

Alla fine, come nei migliori platform, arriva un deus ex machina: mia nonna, più risoluta di un personaggio bonus, scende in campo e resetta la situazione. Con la grazia di un livello segreto sbloccato per errore, mi separa dai bulli e mi trascina in casa. Fine del dramma? Eh no, caro giocatore, qui inizia la vera boss fight.

Dialogo epico del livello: Nonna: "Hai preso schiaffi?" Io, con l’innocenza di un personaggio che ancora non ha capito dove si è infilato: "Sì, erano in tre." Nonna: "E tu quanti ne hai dati?" Io, sempre più vicino al game over: "Nessuno, me ne sono andato. Non si fa a botte."

Ed ecco il colpo di scena, il twist narrativo degno di un finale di livello: SPLAT! Uno schiaffo in pieno stile 16-bit sound effect. Mia nonna, il boss finale che non sapevo di dover affrontare, mi guarda con disprezzo misto a insegnamento e ribatte: "La prossima volta torna a casa dopo esserti difeso."

E se ne va, lasciandomi in cortile, paralizzato come quando sbagli il salto finale e cadi nel burrone. Guardavo le sue spalle mentre spariva nel nulla, pensando: "Quindi ho perso due vite oggi? Una con i bulli e una con te?"

Morale del livello: La vita non è un gioco equo, e a volte i tutorial sono più confusi del livello stesso. Ho imparato che l’ideologia umana è un po’ come un glitch in un platform: ti illudono che "non si fa a botte", ma alla fine ti puniscono se non combatti.

La prossima volta che parte il livello "bullismo nei vicoli", mi sa che uso il tasto pugno. Grazie, nonna, per avermi insegnato che a volte il vero boss finale non è nei vicoli... ma in famiglia.